Criogenia κρύος γονική
ll processo criogenico in ambito industriale
ll processo criogenico in ambito industriale
La criogenia è una branca della tecnologia che riguarda lo studio, la produzione e l’utilizzo di temperature molto basse.
La criogenia ha avuto e continua ad avere una notevole importanza in fisica e in chimica.
Aria liquida, azoto liquido ed elio liquido sono usati in molte applicazioni criogeniche.
Le sostanze criogeniche sfruttano le bassissime temperature e hanno diverse applicazioni.
Letteralmente si tratta di un trattamento termico eseguito a basse temperature: molti gradi sotto lo zero.
In pratica esistono differenze sostanziali tra i trattamenti eseguiti con differenti temperature e con cicli differenti, e tanto per dare un esempio, i trattamenti eseguiti a -90°C danno un miglioramento della resistenza all’usura molto inferiore del trattamento eseguito a -196°C.
In ogni caso lo scopo di questi trattamenti è quello di aumentare la durezza superficiale, la resistenza all’usura e la tenacità dell’acciaio.
Il trattamento criogeno è stato introdotto originariamente dalla NASA, e da allora è stato continuamente oggetto di perfezionamenti.
Il processo criogenico viene impiegato in ambiti industriali in applicazioni che interessano i settori degli acciai da utensili, dei cuscinetti, delle ruote dentate, dei dischi freno, delle matrici da estrusione, dei pistoni e di qualsiasi altro organo meccanico soggetto a strisciamento.
Il trattamento termico a bassissime temperature è diventato sempre più attuale come strumento per migliorare le caratteristiche strutturali degli acciai utilizzati per la costruzione di utensili da taglio e per altre parti che richiedono un’alta stabilità dimensionale.
Le tensioni interne sono uno dei principali nemici dell’acciaio, perché ai confini delle aree interessate si possono generare, sotto sforzo, delle micro-fessurazioni che ne compromettono la resistenza.
Quando si pensa alle sostanze criogeniche, il rischio con cui vengono subito identificate è connesso alle basse temperature ed alle ustioni che esse provocano.
Per evitare il contatto con il liquido od i vapori freddi dovuti, ad esempio, a spruzzi sul viso o altre parti del corpo di liquido durante le operazioni di travaso o riempimento di un contenitore, il contatto accidentale delle mani od altre parti del corpo con tubazioni fredde non isolate, la penetrazione di liquido all’interno delle calzature, ecc., è necessario adottare misure di protezione.